Durante il mese di Aprile, l’Italia è stata ancora sotto attacco del malware Ursnif, attraverso messaggio con allegati malevoli. A scatenare l’attacco sono documenti che rappresentano copie di fatture in formato Excel, con file in grado di infettare la vittima con il trojan bancario.

Alcuni esempi di parole chiave utilizzate sono: “Ricevuto il pagamento”, “Conferma ordine”, “Fattura differita ()”, “I: sollecito Ft. 169” e “I: sollecito Ft.  810”, mentre gli allegati infetti sono ad esempio “Doc. n 3149-0.19 del 23-04-2019 CL 5042.xls” e “F27-RICHIESTA.AVVISO-Conferma-126294-0000.n.03.2019-All.n.1_File-excel-.xls”.

Le parole chiave sono molto importanti da conoscere perché i tentativi di diffondere file malevoli come Urnisf, Gootkit o GandCrab sono molto simili fra loro. Conoscere le parole chiave pericolose significa essere in grado di cestinare immediatamente i messaggi a rischio.

In generale, comunque, per migliorare la propria cyber security conviene sempre installare anti-virus con buoni filtri anti-spam e phishing. Questi fermeranno buona parte delle minacce cibernetiche.

Ad esempio, gli anti-virus di Barracuda Newtorks, promossi da Isab Informatica, hanno una tecnologia multilivello in grado di bloccare le più avanzate minacce informatiche. Il primo layer è basato su un enorme database di minacce conosciute che viene utilizzato per rilevare e bloccare qualsiasi minaccia nota. Ogni volta che viene identificata una nuova minaccia, viene immediatamente aggiunta al database e condivisa in tempo reale su tutti i prodotti di sicurezza e gli abbonati. Qualsiasi e-mail o dato non bloccato al primo layer  viene quindi sottoposto a un’analisi comportamentale ed euristica. In questo secondo livello, codice e script discutibili vengono analizzati in un ambiente controllato. Questo livello cerca attività sospette come repliche, sovrascritture di file e tentativi di offuscamento. Nel terzo livello l’analisi del codice statico esamina parti di qualsiasi file eseguibile per trovare codice discutibile senza eseguire effettivamente il codice, in una attività di pre-filtraggio di potenziali malware. L’ultimo layer è la sandbox di Barracuda, basata sull’emulazione della CPU completa che fa detonare qualsiasi file sospetto che sia sopravvissuto ai livelli precedenti. Utilizzando l’emulazione della CPU, Barracuda Advanced Threat Protection è in grado di rilevare le minacce progettate per eludere le tradizionali sandbox basate sulla virtualizzazione.

Isab Informatica, realtà Italiana operante dal 1995 nel mondo IT e della Sicurezza Informatica, grazie a Partner internazionali come Barracuda Networks, ha aiutato molti clienti a proteggere le proprie infrastrutture dai continui attacchi dei cyber criminali. Contattaci per maggiori informazioni.